Salute della donna: prevenzione, consapevolezza e benessere a ogni età
Data Pubblicazione: 06/05/2025
Data modifica: 19/05/2025
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La salute femminile è un tema molto importante, e ugualmente trascurato. Negli ultimi anni, finalmente, si è iniziato a parlare in modo più strutturato e consapevole delle esigenze specifiche delle donne in campo medico, sociale e culturale, passo che ha portato a dare nuovo impulso agli studi sulla medicina di genere. Un passo importante in questa direzione è stata l’istituzione della Giornata Nazionale della Salute della Donna, che si celebra ogni anno il 22 aprile: un’occasione per promuovere la prevenzione e sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi legati al benessere femminile, spesso messi in secondo piano.
La medicina, infatti, ha adottato un approccio “neutro”, che tuttavia in realtà coincideva con un modello maschile di riferimento, ignorando le differenze biologiche, ormonali e psicologiche che contraddistinguono l’esperienza femminile. Oggi finalmente si riconosce che la salute della donna merita un’attenzione mirata e continua, che si adatti alle diverse fasi della vita.
In questo articolo esploriamo allora l’importanza di un approccio personalizzato alla salute femminile, partendo proprio dal concetto di medicina di genere, fino ad arrivare ai controlli essenziali e agli stili di vita più efficaci per il benessere quotidiano.
L’importanza della prevenzione nella salute della donna
La prevenzione è il primo strumento per difendere la salute, ridurre l’incidenza delle malattie e migliorare la qualità della vita. Quando si parla di salute femminile, bisogna concentrarsi sulle tipicità della donna, a partire dalle tappe fondamentali che affronta nel corso della vita, come la pubertà, la gravidanza, la menopausa e l’anzianità, ciascuna con esigenze mediche specifiche. La prevenzione permette di:
- intercettare precocemente patologie gravi come i tumori ginecologici o il tumore al seno
- gestire disturbi cronici come l’endometriosi o la sindrome dell’ovaio policistico
- monitorare la salute cardiovascolare e ossea, spesso trascurata nelle donne
- promuovere la salute mentale, ancora troppo poco considerata.
In quest’ottica, effettuare controlli regolari e adottare abitudini di vita salutari diventa una vera forma di cura quotidiana.
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Medicina di genere: cos’è e perché è fondamentale
Il crescente interesse per la salute femminile da parte dell’opinione pubblica e della comunità scientifica ha portato all’affermazione del concetto di medicina di genere: si tratta di un nuovo modo di fare medicina, un approccio che tiene conto delle differenze biologiche e socioculturali tra uomo e donna nella prevenzione, nella diagnosi e nella terapia. Questo cambiamento di prospettiva non è banale: rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma rispetto al passato.
Per decenni, le sperimentazioni cliniche si sono basate prevalentemente su soggetti maschili, ritenuti “standard”. Le conseguenze? Una sottovalutazione dei sintomi femminili (basti pensare al modo diverso in cui una donna può manifestare un infarto) e l’utilizzo di farmaci testati su corpi maschili, con effetti talvolta differenti nelle donne.
La medicina di genere è quindi fondamentale per:
- ottenere diagnosi più accurate e tempestive
- prescrivere cure personalizzate
- comprendere l’influenza degli ormoni sul metabolismo, sulla risposta immunitaria e sull’umore.
Malattie che colpiscono solo le donne
Esistono numerose patologie che riguardano esclusivamente o prevalentemente la popolazione femminile. Alcune naturalmente sono legate all’apparato riproduttivo, altre dipendono da fattori ormonali o genetici. Tra le principali:
- Endometriosi: una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di tessuto endometriale al di fuori dell’utero. Può causare forti dolori, infertilità e disagio psicologico
- Sindrome dell’ovaio policistico (PCOS): disturbo endocrino che può provocare irregolarità mestruali, acne, aumento di peso e difficoltà nel concepimento
- Tumore al seno e tumori ginecologici
- Osteoporosi: patologia che colpisce soprattutto le donne in post-menopausa, a causa del calo degli estrogeni che riducono la densità ossea
- Malattie autoimmuni: come il lupus o la tiroidite di Hashimoto, sono più frequenti nel sesso femminile.
Molte di queste malattie hanno un impatto significativo sulla qualità della vita, ma possono essere gestite o prevenute grazie a una diagnosi precoce e a un’adeguata presa in carico sanitaria.
Controlli e screening essenziali per la prevenzione femminile
A proposito di prevenzione, effettuare controlli regolari permette di individuare segnali precoci di possibili patologie e agire tempestivamente. Ecco alcuni screening e visite raccomandati per le donne:
- Pap test: fondamentale per la prevenzione del tumore alla cervice uterina, è consigliato ogni 3 anni tra i 25 e i 64 anni
- Mammografia: raccomandata ogni due anni dai 50 ai 69 anni (anche se si sta studiando un possibile ampliamento di questa fascia), può essere anticipata in caso di familiarità
- Visita ginecologica annuale: utile per controllare utero, ovaie e seno, anche in assenza di sintomi
- Controllo della tiroide: le malattie tiroidee sono molto comuni tra le donne, soprattutto in età fertile
- Densitometria ossea (MOC): indicata dopo la menopausa per monitorare la salute delle ossa
- Esami del sangue e controlli cardiovascolari: pressione, colesterolo e glicemia vanno monitorati regolarmente, soprattutto dopo i 40 anni
Lo stile di vita e le buone abitudini per mantenersi in salute
La prevenzione non passa solo dagli esami clinici, ma anche da scelte quotidiane che possono fare una grande differenza nel lungo periodo. Alcune buone abitudini:
- Attività fisica regolare: almeno 150 minuti a settimana di movimento moderato aiuta a mantenere il peso forma, rinforzare le ossa e migliorare l’umore
- Gestione dello stress: tecniche di rilassamento, meditazione, sport o semplici momenti di pausa possono aiutare a prevenire disturbi psicosomatici
- Sonno di qualità: dormire almeno 7-8 ore per notte è essenziale per il benessere fisico e mentale
- Attenzione alla salute mentale: casi di ansia e depressione sono più frequenti nelle donne, per cui è importante chiedere supporto in caso di difficoltà.
Parlare di salute femminile significa valorizzare l’unicità del corpo e dell’esperienza della metà della popolazione: la Giornata Nazionale della Salute della Donna ci ricorda che questo non è un tema di nicchia, ma un diritto fondamentale.