Occhi gonfi per allergia: cause, sintomi e rimedi
Data Pubblicazione: 27/06/2025
Data modifica: 30/06/2025
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Ormai siamo nel pieno della stagione dei pollini, perciò capita sempre più spesso di avere gli occhi gonfi, arrossati o lacrimanti. Si tratta di una reazione piuttosto comune legata all’allergia oculare che non è pericolosa ma, come avrai sperimentato, può influenzare in modo significativo la qualità della vita. Riconoscere i sintomi e sapere come intervenire può fare la differenza: vediamo insieme cosa devi sapere.
Occhi gonfi per allergia: cause e sintomi
Il gonfiore agli occhi è una risposta del sistema immunitario a una sostanza percepita come potenzialmente pericolosa, anche se in realtà è innocua. Quando soffriamo di allergia, il nostro organismo rilascia istamina, che provoca dilatazione dei vasi sanguigni e infiammazione: in generale questo provoca una moltitudine di sintomi, in particolare parlando degli occhi è responsabile di rigonfiamento delle palpebre e dei tessuti perioculari.
I sintomi più comuni includono:
- Palpebre gonfie, spesso al risveglio
- Arrossamento della congiuntiva
- Prurito intenso
- Sensazione di sabbia negli occhi
- Lacrimazione eccessiva
Quali allergie possono causare gonfiore agli occhi?
Le forme allergiche che più frequentemente provocano sintomi oculari sono:
- Rinite allergica stagionale (conosciuta anche come “raffreddore da fieno”): scatenata da pollini di alberi, graminacee o erbe infestanti
- Allergia alla polvere o agli acari: spesso persistente tutto l’anno
- Allergia ai peli di animali domestici come cani e gatti
- Allergia a muffe o spore: presenti in ambienti umidi o poco ventilati
- Allergia da contatto dovuta a cosmetici, lenti a contatto o detergenti
Quanto dura l’occhio gonfio da allergia?
La durata del gonfiore può variare:
- Poche ore, in caso di esposizione occasionale e lieve
- Alcuni giorni o settimane, se l’esposizione all’allergene è costante o non viene rimossa
- Forma cronica, nelle allergie perenni non trattate
In ogni caso, la rapidità dell’intervento (rimozione dell’allergene, uso di antistaminici, rimedi lenitivi) è decisiva per abbreviare la durata dei sintomi.
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Come curare l’allergia agli occhi
Quando i sintomi diventano ricorrenti, è bene valutare un trattamento più mirato: parlane con il tuo medico e il tuo farmacista, sapranno indicarti la terapia migliore in base a quanto sono pronunciati i sintomi.
Generalmente, si utilizzano:
- Antistaminici orali: riducono la risposta allergica generale. Attenzione perché alcuni possono essere usati solo per breve tempo
- Colliri antistaminici o decongestionanti che agiscono localmente
- Corticosteroidi oculari: solo su prescrizione per i casi più intensi
- Immunoterapia: indicata per allergie specifiche e persistenti, è una terapia piuttosto lunga che punta a indebolire la reazione dell’organismo abituandolo a riconoscere gli allergeni.
I nostri consigli per la prevenzione
Il primo e più utile consiglio è quello di evitare l’esposizione agli allergeni: è fondamentale per ridurre il rischio di riacutizzazione. Ecco alcune buone abitudini da adottare:
- Tenere chiuse porte e finestre durante le ore più intense di pollinazione (mattina presto e sera)
- Utilizzare filtri antipolline per condizionatori e aspirapolvere
- Indossare occhiali da sole all’aperto per proteggere gli occhi dai pollini
- Fare la doccia e cambiare i vestiti dopo essere stati all’esterno
- Evitare di stendere il bucato all’aperto nei periodi di alta concentrazione pollinica
- Lavarsi spesso mani e viso, specialmente prima di toccare gli occhi
- Tenere gli ambienti puliti e ben ventilati, evitando accumuli di polvere o muffe
- Usare coprimaterassi e cuscini anti acaro, se si è allergici agli acari della polvere
- Limitare il contatto con animali domestici, se si è allergici al loro pelo.
Quando rivolgersi al medico?
Capita raramente, ma è consigliabile consultare un medico o un oculista quando:
- I sintomi persistono per più di qualche giorno
- Il gonfiore è accompagnato da dolore o disturbi visivi
- Si ha febbre o secrezione purulenta (potrebbe trattarsi di congiuntivite infettiva)
- Non si conosce l’allergene scatenante
Una diagnosi precisa permette di distinguere tra allergia e altre patologie oculari, come infezioni, blefariti o affaticamento visivo, evitando trattamenti inadeguati.