Sai che abbiamo un secondo cervello? Il legame tra cervello e intestino
Data Pubblicazione: 19/06/2025
Data modifica: 19/06/2025
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Quando parliamo di cervello, tendiamo a pensare solo a quello nella nostra testa. Ma sapevi che nel nostro intestino si trova un sistema nervoso talmente complesso da essere definito secondo cervello?
L’intestino, infatti, non si limita a digerire il cibo: comunica costantemente con il cervello attraverso una fitta rete di connessioni nervose, ormonali e immunitarie. Questo legame ha un impatto profondo non solo sulla nostra digestione, ma anche sul nostro umore, la memoria, il sistema immunitario e persino su alcune patologie croniche.
Vediamo insieme come funziona la connessione tra intestino e cervello e perché prendersi cura dell’apparato digerente può fare davvero la differenza per il nostro benessere in generale.
Che cosa significa “secondo cervello”?
Anche se sembra un modo di dire, o una metafora, “secondo cervello” è un termine scientificamente riconosciuto per indicare il sistema nervoso enterico (SNE), una rete di milioni di neuroni che si estende lungo tutto il tratto gastrointestinale, dalla faringe al retto.
È stato il dottor Michael D. Gershon nel 1998 a coniare questo modo di dire, diventato poi famoso, nel corso dei suoi studi sull’intreccio tra funzioni digestive, nervose e immunitarie, secondo cui il SNE ha un funzionamento autonomo rispetto il sistema nervoso autonomo (SNA).
Certamente l’intestino non esprime le stesse funzioni del cervello, ma è capace di controllare in autonomia molte funzioni digestive come la peristalsi, la secrezione di enzimi e la gestione della flora batterica e invia segnali continui al cervello “principale”, influenzandone le risposte fisiologiche e psicologiche.
Addirittura si è scoperto che la rete neuronale del SNE è così complessa da contenere più neuroni del midollo spinale e da produrre autonomamente neurotrasmettitori come la serotonina, la dopamina e l’acetilcolina, sostanze chimiche che regolano l’umore, il sonno, la memoria e molte altre funzioni cognitive.
Come dialogano i due sistemi nervosi? L’asse intestino-cervello
Il dialogo tra intestino e cervello avviene lungo quella che viene definita asse intestino-cervello, una via di comunicazione bidirezionale che coinvolge:
- il sistema nervoso autonomo, in particolare il nervo vago, che trasporta informazioni tra intestino e cervello in entrambe le direzioni
- il sistema immunitario, che trasmette segnali infiammatori e regola la risposta immunitaria dell’organismo
- la flora intestinale o, meglio, il microbiota: oltre a facilitare la digestione, produce sostanze neuroattive e modula il tono dell’umore
- i neurotrasmettitori e gli ormoni, che fungono da messaggeri chimici per regolare funzioni sia fisiologiche che emotive.
Tutto ciò che accade nel nostro intestino può influenzare il cervello e viceversa. Ecco perché stress, ansia o stati depressivi si manifestano spesso con disturbi gastrointestinali (nausea, gonfiore, colon irritabile), mentre squilibri della flora intestinale possono contribuire all’insorgere di problematiche psichiche.
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Il ruolo del microbiota nella salute mentale
Uno degli attori principali del secondo cervello è il microbiota intestinale, cioè l’insieme di batteri, virus e funghi che abitano nel nostro intestino. Questi microrganismi solo ovviamente fondamentali per la digestione, ma anche perché inviano i segnali infiammatori (se ci sono) al SNE e quindi al cervello; ancora, producono sostanze che influenzano il sistema nervoso centrale, tra cui la serotonina, di cui l’intestino produce circa il 90%.
Questo significa che, in condizioni di equilibrio, il microbiota contribuisce al benessere fisico e mentale. Ma quando la flora intestinale è alterata – a causa di dieta squilibrata, antibiotici, infezioni o malattie croniche – si può andare incontro a una disbiosi, ovvero una situazione di squilibrio microbico, che influisce sull’umore, sulla concentrazione, sul sonno e addirittura a disfunzioni cerebrali.
Ci sono studi recenti che esplorano questa connessione tra disbiosi e patologie del sistema nervoso, tanto che suggeriscono una correlazione tra alterazioni del microbiota e disturbi come ansia, depressione, autismo e Parkinson. Sebbene la ricerca sia ancora in corso, è ormai certo che il benessere intestinale non riguarda solo la digestione.
Come prendersi cura del secondo cervello
Prendersi cura del proprio intestino allora assume un’importanza doppia, sia dal punto di vista digestivo che da quello della salute mentale. Ecco alcune buone pratiche per mantenere in salute il proprio microbiota e, con lui, tutto il nostro organismo:
- Segui una dieta ricca di fibre: frutta, verdura, legumi e cereali integrali nutrono i batteri buoni dell’intestino
- Limita zuccheri raffinati e cibi ultra-processati, che alimentano i batteri patogeni
- Introduci alimenti fermentati come kefir, yogurt, crauti, kombucha, ricchi di probiotici naturali
- Valuta l’integrazione di probiotici e prebiotici, chiedendo consiglio al tuo farmacista
- Bevi molta acqua, essenziale per il transito intestinale e l’equilibrio idrico
- Evita l’uso eccessivo di antibiotici, che possono alterare profondamente la flora intestinale.
Quando l’intestino “ci parla”: segnali da non ignorare
Il secondo cervello ci invia spesso dei segnali, ma non sempre lo ascoltiamo – o sappiamo farlo. Alcuni sintomi, infatti, non sono semplici disturbi, ma veri e proprio indicatori di un disequilibrio nell’asse intestino-cervello:
- Gonfiore e tensione addominale ricorrente
- Alterazioni del transito intestinale (stipsi, diarrea, alternanza)
- Senso di “nodo allo stomaco” in situazioni stressanti
- Stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, cali dell’umore
- Insonnia o risvegli notturni senza motivo apparente
Se questi sintomi persistono, parlane con il tuo medico per valutare insieme eventuali approfondimenti o strategie di riequilibrio.
L’intestino non è solo un organo deputato alla digestione: è un vero e proprio centro di comando periferico, capace di influenzare il nostro umore, il sistema immunitario e persino la qualità della nostra vita. Il legame tra cervello e intestino è uno dei campi più interessanti della medicina moderna, e ci ricorda quanto corpo e mente siano interconnessi.