PARACETAMOLO PENSAVITAL*20 cpr 500 mg
TOWA PHARMACEUTICAL -
20CPR500MG
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Descrizione
DENOMINAZIONE
PARACETAMOLO PENSAVITAL 500 MG COMPRESSE
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
PARACETAMOLO PENSAVITAL 500 MG COMPRESSE
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
PRINCIPI ATTIVI
Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Ogni compressa contiene 500 mg di paracetamolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1
ECCIPIENTI
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
ECCIPIENTI
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Carbossimetilamido sodico (Tipo A), acqua depurata, amido pregelatinizzato, povidone K30 (E1201), acido stearico (E570), crospovidone (E1202).
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
INDICAZIONI TERAPEUTICHE
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Paracetamolo Pensavital è raccomandato per il trattamento del dolore da lieve a moderato e della febbre. Paracetamolo Pensavital è indicato negli adulti e nei bambini di età pari o superiore a 10 anni (o di peso superiore a 33 kg).
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
CONTROINDICAZIONI
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
POSOLOGIA
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Uso orale. Le compresse devono essere assunte con un bicchiere di liquido, preferibilmente acqua. Adulti e adolescenti di età superiore ai 15 anni: 1 o 2 compresse 3-4 volte al giorno. La dose deve essere distanziata di almeno 4 ore. Non assumere più di 6 compresse (3 g) in 24 ore. Bambini: è necessario rispettare la posologia definita in termini di peso. L'età del bambino in base al peso è data a scopo informativo. La dose giornaliera raccomandata di paracetamolo è di circa 60 mg/kg/die, suddivisa in 4 o 6 dosi giornaliere, ciò significa 15 mg/kg ogni 6 ore o 10 mg/kg ogni 4 ore. - Bambini tra 33 e 40 kg di peso (da 10 a 12 anni): 1 compressa per dose, ogni 6 ore, fino ad un massimo di 4 compresse al giorno. - Tra 41 e 50 kg di peso (dai 12 ai 15 anni): 1 compressa per dose, ogni 4 ore, fino ad un massimo di 6 compresse al giorno. Pazienti con compromissione renale: In caso di insufficienza renale ridurre la dose, a seconda del grado di filtrazione glomerulare secondo la tabella seguente:
Velocità di filtrazione glomerulare | Dose |
10 - 50 ml/min | 500 mg ogni 6 ore |
< 10 ml/min | 500 mg ogni 8 ore |
CONSERVAZIONE
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
AVVERTENZE
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela, evitando il trattamento prolungato in pazienti con anemia, malattie cardiache o polmonari o disfunzione renale (in quest'ultimo caso, l'uso occasionale è accettabile, ma la somministrazione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di effetti renali avversi). L'uso del paracetamolo in pazienti che consumano regolarmente alcol (tre o più bevande alcoliche al giorno) può causare danni al fegato. Negli alcolisti cronici non devono essere somministrati più di 2 g/die di paracetamolo. Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché in questi pazienti sono state descritte lievi reazioni broncospastiche con paracetamolo (reazione crociata), sebbene solo in una minoranza di tali pazienti possa causare reazioni gravi in alcuni casi, specialmente se somministrato a dosi elevate. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (per es. alcolismo cronico), nonché quelli che usano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. L'uso concomitante di più di un medicinale contenente paracetamolo può portare a intossicazione (vedere paragrafo 4.9). Le tossicità associate al paracetamolo possono verificarsi sia da un singolo sovradosaggio che da ingestione multipla di dosi eccessive di paracetamolo. È stata segnalata epatotossicità con dosi giornaliere inferiori a 4 g. Se il dolore persiste per più di 5 giorni o la febbre per più di 3 giorni, o peggiora o compaiono altri sintomi, la situazione clinica deve essere rivalutata. Quando sono richieste dosi inferiori a 500 mg di paracetamolo per dose, devono essere utilizzate altre presentazioni di paracetamolo a seconda del dosaggio richiesto.
INTERAZIONI
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
Questo medicinale non richiede alcuna particolare condizione di conservazione.
AVVERTENZE
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela, evitando il trattamento prolungato in pazienti con anemia, malattie cardiache o polmonari o disfunzione renale (in quest'ultimo caso, l'uso occasionale è accettabile, ma la somministrazione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di effetti renali avversi). L'uso del paracetamolo in pazienti che consumano regolarmente alcol (tre o più bevande alcoliche al giorno) può causare danni al fegato. Negli alcolisti cronici non devono essere somministrati più di 2 g/die di paracetamolo. Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché in questi pazienti sono state descritte lievi reazioni broncospastiche con paracetamolo (reazione crociata), sebbene solo in una minoranza di tali pazienti possa causare reazioni gravi in alcuni casi, specialmente se somministrato a dosi elevate. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (per es. alcolismo cronico), nonché quelli che usano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. L'uso concomitante di più di un medicinale contenente paracetamolo può portare a intossicazione (vedere paragrafo 4.9). Le tossicità associate al paracetamolo possono verificarsi sia da un singolo sovradosaggio che da ingestione multipla di dosi eccessive di paracetamolo. È stata segnalata epatotossicità con dosi giornaliere inferiori a 4 g. Se il dolore persiste per più di 5 giorni o la febbre per più di 3 giorni, o peggiora o compaiono altri sintomi, la situazione clinica deve essere rivalutata. Quando sono richieste dosi inferiori a 500 mg di paracetamolo per dose, devono essere utilizzate altre presentazioni di paracetamolo a seconda del dosaggio richiesto.
INTERAZIONI
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
AVVERTENZE
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela, evitando il trattamento prolungato in pazienti con anemia, malattie cardiache o polmonari o disfunzione renale (in quest'ultimo caso, l'uso occasionale è accettabile, ma la somministrazione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di effetti renali avversi). L'uso del paracetamolo in pazienti che consumano regolarmente alcol (tre o più bevande alcoliche al giorno) può causare danni al fegato. Negli alcolisti cronici non devono essere somministrati più di 2 g/die di paracetamolo. Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché in questi pazienti sono state descritte lievi reazioni broncospastiche con paracetamolo (reazione crociata), sebbene solo in una minoranza di tali pazienti possa causare reazioni gravi in alcuni casi, specialmente se somministrato a dosi elevate. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (per es. alcolismo cronico), nonché quelli che usano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. L'uso concomitante di più di un medicinale contenente paracetamolo può portare a intossicazione (vedere paragrafo 4.9). Le tossicità associate al paracetamolo possono verificarsi sia da un singolo sovradosaggio che da ingestione multipla di dosi eccessive di paracetamolo. È stata segnalata epatotossicità con dosi giornaliere inferiori a 4 g. Se il dolore persiste per più di 5 giorni o la febbre per più di 3 giorni, o peggiora o compaiono altri sintomi, la situazione clinica deve essere rivalutata. Quando sono richieste dosi inferiori a 500 mg di paracetamolo per dose, devono essere utilizzate altre presentazioni di paracetamolo a seconda del dosaggio richiesto.
INTERAZIONI
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
Il paracetamolo deve essere somministrato con cautela, evitando il trattamento prolungato in pazienti con anemia, malattie cardiache o polmonari o disfunzione renale (in quest'ultimo caso, l'uso occasionale è accettabile, ma la somministrazione prolungata di dosi elevate può aumentare il rischio di effetti renali avversi). L'uso del paracetamolo in pazienti che consumano regolarmente alcol (tre o più bevande alcoliche al giorno) può causare danni al fegato. Negli alcolisti cronici non devono essere somministrati più di 2 g/die di paracetamolo. Si consiglia cautela nei pazienti asmatici sensibili all'acido acetilsalicilico, poiché in questi pazienti sono state descritte lievi reazioni broncospastiche con paracetamolo (reazione crociata), sebbene solo in una minoranza di tali pazienti possa causare reazioni gravi in alcuni casi, specialmente se somministrato a dosi elevate. Si consiglia cautela se il paracetamolo viene somministrato in concomitanza con flucloxacillina a causa dell'aumentato rischio di acidosi metabolica con gap anionico elevato (HAGMA), in particolare nei pazienti con grave compromissione renale, sepsi, malnutrizione e altre fonti di carenza di glutatione (per es. alcolismo cronico), nonché quelli che usano le dosi massime giornaliere di paracetamolo. Si raccomanda un attento monitoraggio, inclusa la misurazione della 5-oxoprolina urinaria. L'uso concomitante di più di un medicinale contenente paracetamolo può portare a intossicazione (vedere paragrafo 4.9). Le tossicità associate al paracetamolo possono verificarsi sia da un singolo sovradosaggio che da ingestione multipla di dosi eccessive di paracetamolo. È stata segnalata epatotossicità con dosi giornaliere inferiori a 4 g. Se il dolore persiste per più di 5 giorni o la febbre per più di 3 giorni, o peggiora o compaiono altri sintomi, la situazione clinica deve essere rivalutata. Quando sono richieste dosi inferiori a 500 mg di paracetamolo per dose, devono essere utilizzate altre presentazioni di paracetamolo a seconda del dosaggio richiesto.
INTERAZIONI
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
INTERAZIONI
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
Il paracetamolo viene metabolizzato nel fegato, portando a metaboliti epatotossici e può interagire con farmaci che utilizzano le stesse vie metaboliche. Questi farmaci sono: - Anticoagulanti orali (acenocumarolo, warfarin): la somministrazione cronica di dosi di paracetamolo superiori a 2 g/die con questo tipo di prodotto può portare ad un aumento dell'effetto anticoagulante, probabilmente a causa di una diminuzione della sintesi epatica dei fattori che favoriscono la coagulazione. Data la sua apparente mancanza di rilevanza clinica a dosi inferiori a 2 g/die, dovrebbe essere considerata un'alternativa terapeutica ai salicilati nei pazienti in terapia anticoagulante. - Alcool etilico: potenziamento della tossicità del paracetamolo, per possibile induzione della produzione epatica di prodotti epatotossici derivati dal paracetamolo. - Anticonvulsivanti (fenitoina, fenobarbital, metilfenobarbital, primidone): diminuzione della biodisponibilità del paracetamolo e potenziamento dell'epatotossicità in caso di sovradosaggio, a causa dell'induzione del metabolismo epatico. - Diuretici dell'ansa: gli effetti dei diuretici possono essere ridotti, poiché il paracetamolo può ridurre l'escrezione renale di prostaglandine e l'attività della renina plasmatica. - Isoniazide: riduzione della clearance del paracetamolo, con possibile potenziamento della sua azione e/o tossicità, a causa dell'inibizione della sua tossicità, dovuta all'inibizione del suo metabolismo epatico. - Lamotrigina: diminuzione dell'area sotto la curva (20%) e dell'emivita (15%) della lamotrigina, con possibile inibizione del suo effetto, per possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Metoclopramide e domperidone: aumentano l'assorbimento del paracetamolo nell'intestino tenue, per l'effetto di questi farmaci sullo svuotamento gastrico. - Probenecid: può aumentare leggermente l'efficacia terapeutica del paracetamolo. - Propranololo: il propranololo inibisce il sistema enzimatico responsabile della glucuronidazione e dell'ossidazione del paracetamolo. Pertanto, può potenziare l'azione del paracetamolo. - Rifampicina: aumento della clearance del paracetamolo a causa della possibile induzione del suo metabolismo epatico. - Resine a scambio ionico (colestiramina): diminuzione dell'assorbimento del paracetamolo, con possibile inibizione del suo effetto, dovuto alla fissazione del paracetamolo nell'intestino. Si deve prestare attenzione quando il paracetamolo è usato in concomitanza con flucloxacillina poiché l'assunzione concomitante è stata associata ad acidosi metabolica con gap anionico elevato, specialmente nei pazienti con fattori di rischio (vedere paragrafo 4.4). Interferenze con test analitici: Il paracetamolo può alterare i valori delle determinazioni analitiche di acido urico e glucosio.
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
EFFETTI INDESIDERATI
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
a. Rapporto sul profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate durante il periodo di utilizzo del paracetamolo sono: epatotossicità, tossicità renale, alterazioni della formula del sangue, ipoglicemia e dermatite allergica. b. Elenco tabulato delle reazioni avverse
Frequenza | Organi/Sistemi | Reazione avversa |
Raro (≥1/10 000, <1/1 000) | Patologie vascolari | Ipotensione |
Patologie epatobiliari | Aumento dei livelli di transaminasi epatiche | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Malessere | |
Molto raro (<1/10 000) | Patologie del sistema emolinfopoietico | Trombocitopenia, agranulocitosi, leucopenia, neutropenia, anemia emolitica. |
Disturbi del metabolismo e della nutrizione | Ipoglicemia | |
Patologie epatobiliari | Epatotossicità (ittero) | |
Patologie renali e urinarie | Piuria sterile (urina torbida), effetti renali avversi (vedere paragrafo 4.4. Avvertenze speciali e precauzioni d'impiego). | |
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione | Reazioni di ipersensibilità che variano da una semplice eruzione cutanea a orticaria e shock anafilattico | |
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo | Sono state segnalate reazioni cutanee gravi. |