Glicemia sotto controllo: perché è importante anche se non sei diabetico
Data Pubblicazione: 27/05/2025
Data modifica: 30/05/2025
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Quando si parla di glicemia, spesso si pensa subito al diabete. In realtà, mantenere livelli di zucchero nel sangue stabili è fondamentale per la salute di tutti, anche di chi non ha ricevuto una diagnosi di diabete. Una glicemia fuori controllo, infatti, è un fattore di rischio per l'insorgenza di numerose problematiche a lungo termine, anche in soggetti apparentemente sani.
Cos'è la glicemia e perché è un valore che deve interessare tutti
La glicemia è un indice che rappresenta la quantità di glucosio presente nel sangue, cioè la fonte energetica fondamentale per le cellule del nostro corpo, soprattutto per quelle del cervello e dei muscoli.
Per quanto sia necessario, il glucosio presente nell’organismo deve sempre essere in un range di valori preciso per svolgere al meglio la sua funzione:
- A digiuno, i valori glicemici possono variare dai 70 ai 110 mg/dl;
- tra 110 e 125 mg/dl si tratta di condizione di alterata glicemia a digiuno, una condizione che dovrebbe invitare il paziente a porre maggior attenzione al suo stile di vita e in particolare alla sua alimentazione.
Un'alterazione della glicemia, anche lieve o saltuaria, può infatti:
- Appesantire il lavoro di pancreas e fegato
- Favorire infiammazioni croniche
- Aumentare il rischio cardiovascolare
- Interferire con i processi cognitivi e l'umore
- Compromettere la gestione del peso corporeo a lungo termine.
Quali sono i campanelli d’allarme di una glicemia alterata?
Ci sono segnali, anche lievi, che possono indicare un problema di regolazione della glicemia. Ecco i principali sintomi a cui prestare attenzione:
- Fame frequente, anche subito dopo aver mangiato
- Desiderio improvviso di zuccheri
- Sbalzi di energia, con momenti di grande stanchezza
- Difficoltà di concentrazione e "annebbiamento mentale"
- Mal di testa frequenti
- Aumento di peso nonostante un'alimentazione controllata
- Sete intensa
- Minzione frequente.
Se questi disturbi si presentano con una certa regolarità, vale la pena parlarne con il medico o il farmacista di fiducia, che potrà consigliare di effettuare una misurazione della glicemia. Anche una glicemia alterata senza sintomi evidenti può avere ripercussioni importanti sulla salute.
Iperglicemia: quando la glicemia è cronicamente alta
Un livello di zuccheri nel sangue costantemente sopra la norma, anche senza arrivare alla soglia del diabete (dove la mancanza di insulina impedisce il controllo della glicemia), di solito si verifica quando i meccanismi che riportano la glicemia ai giusti livelli sono compromessi.
Questo porta ad avere un rischio maggiore di sviluppare:
- Sindrome metabolica
- Ipertensione
- Malattie cardiovascolari
- Declino cognitivo precoce con malattie come Alzheimer o demenze
- Problemi renali.
La causa sta, molte volte, in un’alimentazione squilibrata unita a uno stile di vita sedentario e molto stressante. Altre cause sono disturbi ormonali, uso di farmaci o gravi malattie.
L'iperglicemia lieve può essere asintomatica per molto tempo, ma quando i livelli sono più elevati, possono comparire una sensazione di sete intensa e la necessità di urinare spesso: a questo punto, è importante rivolgersi al proprio medico per approfondire.
Se la glicemia troppo bassa: ipoglicemia
Anche l’ipoglicemia, seppur meno frequente nei soggetti non diabetici, può avere conseguenze serie. Quando il sangue non fornisce abbastanza glucosio, tutti i sistemi del corpo ne risentono, ma il sistema nervoso centrale è il primo a manifestare sintomi.
Negli individui sani, l’organismo è in grado di compensare rapidamente un lieve calo glicemico attivando meccanismi di difesa (rilascio di glucagone, adrenalina, produzione di glucosio da parte del fegato). Tuttavia, in alcune situazioni (come un pasto troppo sbilanciato, stress intenso, alcool a digiuno, disturbi endocrini), anche chi non è diabetico può andare incontro a episodi di ipoglicemia, che comportano:
- Svenimenti
- Difficoltà motorie
- Aritmie cardiache
- Crisi convulsive (nei casi più gravi).
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Come mantenere la glicemia sotto controllo?
La buona notizia è che, con alcune buone abitudini quotidiane, è possibile favorire una regolazione ottimale della glicemia, riducendo il rischio di squilibri.
1. Alimentazione bilanciata
- Preferire cibi a basso indice glicemico: legumi, verdure, cereali integrali, frutta fresca
- Evitare zuccheri raffinati e snack industriali
- Assumere fibre a ogni pasto, che rallentano l'assorbimento degli zuccheri
- Non saltare i pasti: digiunare troppo a lungo può provocare picchi glicemici
2. Attività fisica regolare
L’esercizio fisico aiuta i muscoli a utilizzare il glucosio nel sangue, riducendo la glicemia in modo naturale. Non servono allenamenti estremi: bastano 30 minuti al giorno di camminata veloce, bicicletta o una lezione di ginnastica.
3. Gestione dello stress
Lo stress cronico stimola la produzione di cortisolo, un ormone che può aumentare la glicemia. Alcune tecniche come la respirazione consapevole o discipline quali lo yoga possono contribuire a mantenere sotto controllo sia lo stress sia i livelli di zucchero nel sangue.
4. Approfondire se ci sono fattori di rischio
Ci sono situazioni in cui è particolarmente raccomandato approfondire la misurazione della glicemia:
- Familiarità per diabete (genitori o fratelli diabetici)
- Sovrappeso o obesità
- Ipertensione arteriosa
- Colesterolo alto
- Stile di vita sedentario
- Sindrome dell’ovaio policistico nelle donne.
In tutti questi casi, anche in assenza di sintomi, il medico potrebbe consigliare un monitoraggio regolare e, se necessario, ulteriori esami come la curva da carico di glucosio.
Prendersi cura della glicemia è una scelta di prevenzione importante, non solo per chi ha già una diagnosi di diabete. Mantenere livelli di zucchero nel sangue nella norma protegge il cuore, il cervello, i reni e favorisce il benessere generale.