Fungo di mare, sai cos’è? Come riconoscerlo, curarlo e prevenirlo
Data Pubblicazione: 11/08/2025
Data modifica: 18/08/2025
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Con l’arrivo della bella stagione, le giornate calde, piene di sole e molto umide ci accompagnano in un clima festoso di vacanza e relax. Proprio queste condizioni, però, possono diventare terreno fertile per il fungo di mare. Niente paura, non è qualcosa che si contrae dall’acqua di mare: si tratta di un’infezione superficiale della pelle, benigna ma spesso fastidiosa per chi ne è colpito, soprattutto a livello estetico. Si manifesta con macchie chiare o scure sulla pelle, prurito e desquamazione.
Ma cos’è esattamente questo fungo? È contagioso? Si può curare facilmente? Scoprilo con noi leggendo questo articolo.
Fungo di mare: cos’è e come si manifesta
Partiamo dal capire di cosa si tratta: il fungo di mare è un’infezione provocata da un lievito, che naturalmente è presente sulla pelle di ciascuno di noi. In condizioni normali, questo microrganismo non causa problemi, tuttavia, in presenza di determinati fattori – come caldo, umido, sudorazione abbondante, pelle grassa o abbassamento delle difese immunitarie – può proliferare e causare la pitiriasi versicolor, il nome scientifico corretto del “fungo di mare”.
La pitiriasi prende il nome particolare di versicolor proprio per l’aspetto, alludendo al fatto che la pelle può presentare macchie chiare o scure, a prescindere dal colore della pelle.
Come riconoscere i funghi di mare sulla pelle
I sintomi tipici del fungo di mare sono:
- Macchie irregolari e ben delimitate, di colore variabile (biancastre, rosate o marroncine)
- Desquamazione fine, simile a quella che si ha con una pelle molto secca
- Prurito lieve, anche se talvolta è assente
Per di più, è interessante sapere che le macchie della pitiriasi non si abbronzano durante l’esposizione al sole, restando evidenti rispetto alla pelle circostante.
I funghi di mare sono contagiosi?
Uno dei dubbi più frequenti riguarda la contagiosità. In realtà, il fungo di mare non è considerato altamente contagioso, poiché è appunto già presente sulla pelle di molte persone. Tuttavia, può trasmettersi più facilmente in alcune condizioni:
- contatto diretto e prolungato con la pelle di persone infette
- condivisione di asciugamani, lenzuola o indumenti sudati
- ambienti caldo-umidi, come palestre o spogliatoi affollati.
Ma quindi, come si prende il fungo di mare?
Non si contrae il fungo di mare come una malattia infettiva, ma la sua proliferazione patologica è favorita quando si crea un ambiente favorevole alla sua crescita. I principali fattori sono:
- Clima caldo e umido, come quello estivo o tropicale
- Eccessiva sudorazione, soprattutto se la pelle non viene detersa correttamente
- Pelle grassa o trattamenti a base di oli
- Abiti sintetici o molto aderenti, che impediscono la traspirazione
- Sistema immunitario indebolito.
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Come curare i funghi di mare: trattamenti ed efficacia
Fortunatamente, la pitiriasi versicolor è facilmente trattabile. I trattamenti si dividono in due categorie:
- Topici, cioè da applicare sulla pelle
- Orali, da assumere per via sistemica nei casi più estesi o recidivanti.
Le terapie topiche includono shampoo, creme antimicotiche, anche in abbinamento a prodotti con principi attivi esfolianti, per facilitare la rimozione delle cellule morte e quindi la rigenerazione della pelle.
I trattamenti orali invece prevedono l’assunzione di antimicotici sistemici (come fluconazolo o itraconazolo). Questo tipo di farmaci va assunto solo dietro prescrizione medica, dato che bisogna adoprarli quando l’infezione è molto estesa o in caso di recidive, e non certo come prima scelta in un caso comune. La terapia dura in genere da 1 a 4 settimane e l’efficacia è buona, anche se le macchie possono impiegare del tempo a scomparire completamente.
Crema per funghi di mare: quale scegliere?
In farmacia sono disponibili creme antifungine da banco, efficaci nei casi lievi o circoscritti. Tra i principi attivi più utilizzati troviamo:
- Clotrimazolo
- Miconazolo
- Terbinafina
- Ciclopirox olamina.
La crema va applicata sulla zona interessata una o due volte al giorno, su pelle asciutta e pulita, per almeno 2 settimane. È importante continuare il trattamento anche qualche giorno dopo la scomparsa dei sintomi, per evitare recidive. In caso di dubbi o se le macchie si estendono, è sempre bene consultare il farmacista o il medico.
Rimedi naturali per i funghi di mare: funzionano davvero?
Su internet si trovano spesso indicazioni ad usare alcuni rimedi naturali come il tea tree oil, l’aceto di mele o l’olio di cocco. Tuttavia, non sono indicati per risolvere la situazione perché non esistono prove scientifiche solide che ne dimostrino un’efficacia comparabile a quella dei farmaci antifungini.
Per di più, si rischia di fare peggio perché alcuni oli essenziali possono irritare la pelle, soprattutto se esposti al sole. Chi desidera provarli dovrebbe farlo solo dopo aver escluso allergie e mai in sostituzione della terapia farmacologica, ma al massimo come supporto, in accordo con il proprio medico.
Cosa succede se non si cura il fungo di mare?
Una buona notizia: se non viene trattata, la pitiriasi versicolor non causa complicazioni gravi, dato che è benigna, ma potrebbe avere comunque alcune conseguenze:
- estendersi ad altre zone del corpo
- causare prurito persistente e disagio
- lasciare alterazioni cromatiche permanenti per molti mesi
- aumentare il rischio di recidive stagionali
- inoltre, può compromettere la serenità di chi ne è colpito, soprattutto per quanto riguarda i giovani e chi è molto esposto al pubblico.
Prevenzione: come evitare la comparsa del fungo di mare
Prevenire il fungo di mare è possibile, bastano alcune accortezze quotidiane:
- preferisci indumenti in cotone, traspiranti e comodi
- evita l’uso prolungato di oli solari molto grassi
- asciugare bene la pelle dopo la doccia, soprattutto nelle pieghe cutanee
- non condividere asciugamani o indumenti
- usa shampoo antifungini preventivi nel caso tu sia un soggetto predisposto o se hai già sperimentato delle recidive.
Si può guarire completamente dal fungo di mare?
Sì, ma va precisato che la guarigione completa richiede tempo. Anche dopo la cura, le macchie possono rimanere visibili per settimane o mesi, fino al completo rinnovamento della pelle.
Ci vuole attenzione anche dopo la guarigione, perché chi ha già sofferto di pitiriasi versicolor può essere soggetto a recidive, soprattutto d’estate. Tuttavia, con una buona prevenzione e il giusto trattamento, è possibile tenere sotto controllo l’infezione e tornare ad avere una pelle sana ed uniforme.