Fegato affaticato: come riconoscerlo e cosa mangiare per stare meglio
Data Pubblicazione: 19/06/2025
Data modifica: 19/06/2025
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Il fegato è un organo fondamentale per il corretto funzionamento dell’organismo. Svolge numerose funzioni essenziali: filtra le sostanze tossiche dal sangue, produce la bile necessaria alla digestione dei grassi, metabolizza i farmaci, sintetizza alcune proteine del plasma e immagazzina vitamine e zuccheri.
Quando il carico di lavoro del fegato aumenta o si prolunga nel tempo, l’organo può andare incontro a uno stato di affaticamento. Non si tratta di una malattia in senso proprio, ma una condizione in cui il fegato lavora con maggiore difficoltà, manifestando dei sintomi che coinvolgono diversi sistemi corporei.
È possibile invertire questa condizione grazie a uno stile di vita corretto e un’alimentazione equilibrata, in modo da alleggerire il lavoro epatico e promuoverne la funzionalità; senza questi cambiamenti, infatti, andremo sicuramente incontro a patologie come la steatosi epatica (il “fegato grasso”) o l’epatite cronica.
Come capire se hai un fegato affaticato
I sintomi di un fegato affaticato sono spesso aspecifici e possono essere confusi con altre condizioni. Tra i più comuni si segnalano:
- Stanchezza persistente
- Gonfiore addominale e digestione lenta
- Alito pesante e sapore amaro in bocca
- Tendenza all’aumento di peso, in particolare nella zona addominale
- Irritabilità o difficoltà di concentrazione
- Pelle spenta o colorito giallastro
L’insieme di alcuni di questi sintomi, tra cui spesso il colorito della pelle, deve farti sospettare un problema al fegato, da verificare e risolvere con l’aiuto del tuo medico.
Ma perché il fegato è affaticato? I fattori che contribuiscono all’affaticamento epatico
Le cause che possono portare a un sovraccarico del fegato sono numerose. Tra le principali troviamo:
- Alimentazione sbilanciata, ricca di grassi saturi, zuccheri semplici e alimenti ultra-processati
- Consumo regolare di alcol, anche in quantità moderate
- Assunzione prolungata di farmaci, in particolare analgesici, antinfiammatori o antibiotici
- Sedentarietà
- Stress cronico
- Stipsi o rallentato transito intestinale, che ostacolano l’eliminazione delle tossine
- Esposizione a sostanze tossiche, come fumo o inquinanti ambientali
Questi fattori possono interferire con le normali attività del fegato, contribuendo all’accumulo di metaboliti di scarto
Come mantenere o recuperare la salute del fegato?
Ci sono molto buone abitudini quotidiane che favoriscono la salute epatica, prima tra tutte una corretta alimentazione; oltre a questo prova a:
- Bevi almeno 1,5–2 litri di acqua al giorno, per favorire l’eliminazione delle tossine
- Pratica attività fisica regolare, anche leggera, per migliorare il metabolismo
- Evita pasti abbondanti la sera, preferendo cene leggere
- Cerca di mantenere la regolarità intestinale, anche attraverso l’uso di fibre e probiotici
- Attenzione all’uso eccessivo di farmaci: se non ti vengono prescritti dal medico sono da evitare
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L’importanza dell’alimentazione: meglio limitare alcuni alimenti
L’alimentazione rappresenta uno dei principali strumenti per ridurre il carico epatico e favorire i processi di depurazione dell’organismo. Questo perché alcuni alimenti possono rallentare l’attività del fegato, come:
- Grassi saturi e trans (fritture, cibi industriali, margarine)
- Zuccheri semplici e raffinati (dolci, bevande zuccherate, snack)
- Alcolici
- Insaccati e carni rosse
- Formaggi stagionati e cibi molto salati
- Alimenti ricchi di additivi, conservanti e coloranti
Limitare il consumo di questi alimenti aiuta a ridurre l’infiammazione e a migliorare l’efficienza metabolica del fegato.
Cosa mangiare per un fegato sano? Alimenti consigliati
Al contrario, alcuni cibi esercitano un’azione protettiva e stimolante nei confronti del fegato. Tra i più indicati:
- Verdure amare (carciofi, cicoria, tarassaco): stimolano la produzione di bile
- Crucifere (broccoli, cavolfiori, cavolini di Bruxelles): favoriscono i processi di detossificazione
- Spezie come curcuma e zenzero: hanno proprietà antinfiammatorie e antiossidanti
- Tè verde: ricco di polifenoli, supporta il metabolismo epatico
- Frutta ricca di vitamina C (kiwi, agrumi, frutti di bosco)
- Legumi e cereali integrali: forniscono fibre utili alla regolarità intestinale
- Pesce azzurro e frutta secca: fonti di acidi grassi Omega-3
Integrare questi alimenti nella dieta quotidiana può contribuire a migliorare l’efficienza del fegato e promuovere una buona digestione.
Il fegato è un organo centrale per l’equilibrio dell’organismo. Prendersene cura con un’alimentazione corretta e uno stile di vita sano è fondamentale per mantenerlo efficiente nel tempo. In presenza di segnali di affaticamento epatico, è possibile intervenire in modo efficace attraverso la modifica delle abitudini alimentari, l’eliminazione dei fattori di stress e, se necessario, il supporto di integratori specifici.
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