Dermatite atopica nel bambino: come riconoscerla e trattarla
Data Pubblicazione: 06/05/2025
Data modifica: 19/05/2025
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La dermatite atopica è una malattia, cronica ma non contagiosa, tra le più comuni nei bambini. Purtroppo, è molto fastidiosa per i piccoli pazienti, ma anche fonte di ansia per i genitori: si manifesta infatti con arrossamenti, secchezza e prurito spesso molto intenso, influendo sulla qualità della vita del bambino e del nucleo familiare. In questo articolo esploriamo le cause, i fattori scatenanti e le possibili strategie per gestirla, a partire dall’alimentazione fino alla scelta dei prodotti più indicati.
Causa della dermatite atopica nei bambini
La dermatite atopica è una patologia infiammatoria cronica della pelle, legata a un’alterazione della barriera cutanea e a una risposta immunitaria iperattiva. Si manifesta solitamente nei primi anni di vita, spesso già nei primi mesi: secondo la Società Italiana di Dermatologia, colpisce circa il 15-20% dei bambini nei paesi industrializzati e negli ultimi anni sembra essere “esplosa”, tanto da raddoppiare la frequenza in trent’anni.
Tra le cause principali troviamo:
- Predisposizione genetica: bambini con genitori affetti da allergie o da dermatite atopica hanno un rischio maggiore
- Alterazioni della barriera cutanea: la pelle perde la sua capacità protettiva, diventando più sensibile agli agenti esterni
- Fattori immunologici: una risposta immunitaria eccessiva può scatenare infiammazione anche in assenza di infezioni o allergeni.
Cosa può scatenare la dermatite atopica nei bambini?
Nei bambini predisposti, numerosi fattori possono peggiorare la dermatite o provocare una riacutizzazione:
- Clima secco o troppo freddo, che accentua la disidratazione cutanea
- Indumenti in lana o sintetici, che irritano la pelle
- Detergenti aggressivi e prodotti profumati
- Stress emotivo, anche nei più piccoli
- Sudorazione eccessiva o bagni troppo frequenti
- Allergeni ambientali, come polline, polvere o peli di animali.
Quali cibi possono scatenare la dermatite atopica?
Sebbene non sia sempre legata a un’allergia alimentare, in alcuni casi la dermatite atopica può peggiorare in presenza di determinati alimenti, soprattutto nei bambini più piccoli. Questo accade quando la pelle reagisce a sostanze introdotte con la dieta che scatenano o amplificano la risposta infiammatoria.
Dermatite atopica nei bambini: alimenti da evitare
Quando si sospetta un legame tra dieta e dermatite, è fondamentale rivolgersi al pediatra o all’allergologo prima di escludere alimenti, perché si tratta di casi non facilmente correlabili.
I cibi più frequentemente associati a riacutizzazioni sono quelli che già sono di per sé sensibilizzanti, cioè uova, frutta secca, in particolare arachidi e nocciole, pesce e crostacei, soia.
Molte volte, tuttavia, non c’è nessuna allergia sottostante e anzi, bisogna evitare di addossare il problema all’alimentazione, perché eliminare uno o più cibi senza un reale motivo può portare a carenze nutrizionali. È fondamentale allora fare dei test specifici, come prick test o dosaggio delle IgE specifiche, prima di prendere ogni decisione.
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Come si manifesta la dermatite atopica nei bambini?
La dermatite atopica può variare da forme lievi a severe, e tende a presentarsi in modo diverso a seconda dell’età:
- Neonati (0-2 anni): eritemi e lesioni rosse localizzate soprattutto su guance, fronte e cuoio capelluto
- Bambini (2-12 anni): la dermatite si localizza su gomiti, ginocchia, collo e polsi, con pelle secca, ispessita e pruriginosa
- Adolescenti (anche se meno frequentemente): le lesioni possono coinvolgere viso, collo e pieghe degli arti, talvolta con infezioni sovrapposte a causa del grattamento.
Il prurito rappresenta il sintomo più invalidante, spesso disturbando il sonno e il benessere quotidiano del bambino.
Come si cura la dermatite atopica nei bambini?
La dermatite atopica non si cura in realtà, dato che è una malattia cronica, ma fortunatamente regredisce da sola con la crescita, tanto che riguarda solo l'1-3 per cento della popolazione adulta.
Ciò che si può fare è una corretta gestione dei sintomi, a partire dal prurito:
- Idratazione quotidiana, con l’uso costante di emollienti specifici
- Evitare fattori scatenanti, come indumenti irritanti o bagni frequenti
- Trattamenti topici farmacologici, come creme a base di corticosteroidi (da usare sotto stretto controllo medico).
Creme per dermatite atopica nei bambini: quali scegliere?
Le creme emollienti sono fondamentali per ricostruire la barriera cutanea e ridurre la frequenza delle riacutizzazioni. Ecco le caratteristiche da considerare:
- Formulazione senza profumi e conservanti potenzialmente irritanti
- Texture ricca ma non occlusiva, per facilitare l’applicazione anche più volte al giorno
- Ingredienti lenitivi, come avena colloidale, burro di karité
- Testate dermatologicamente su pelle sensibile o atopica.
Un buon esempio di prodotto adatto sono le creme nutrienti a base lipidica per ridurre la disidratazione cutanea. L'applicazione deve avvenire entro 3 minuti dal bagnetto, quando la pelle è ancora leggermente umida
Miglior bagnoschiuma per dermatite atopica nei bambini
Il momento del bagnetto è cruciale per i bambini con dermatite atopica: detergenti inadeguati possono aggravare la secchezza e il prurito. Ecco una lista di accorgimenti da seguire:
- Preferire detergenti oleosi o senza sapone, delicati e idratanti
- Evitare profumi e tensioattivi aggressivi
- Temperatura dell’acqua tiepida (mai calda), con bagno di breve durata (5-10 minuti)
- Tamponare la pelle senza strofinare al termine del bagno.
Come dicevamo prima, il consiglio è quello di associare al giusto detergente anche l’applicazione di un prodotto emolliente intensivo subito dopo il bagnetto.
La dermatite atopica nei bambini è una condizione cronica ma gestibile, a patto di intervenire con consapevolezza. La parola d’ordine è: idratazione e protezione. Osservare con attenzione i segnali della pelle, scegliere i prodotti giusti e consultare il pediatra o il dermatologo sono passaggi fondamentali per garantire al bambino sollievo e qualità della vita.