Allergia agli acari della polvere: come si può gestire?

condividi su:

Data Pubblicazione: 25/10/2024

Data modifica: 10/04/2025

1180

Immagine di Freepik

Starnuti, naso che cola, prurito alla gola: se dura a lungo, e peggiora durante la notte o quando fai le pulizie domestiche, non si tratta dell’influenza stagionale, ma dell’allergia agli acari della polvere.

Spesso, fortunatamente, i sintomi non sono gravi, ma c’è anche chi sviluppa delle forme di asma, perciò è bene conoscere di cosa si tratta e come poter intervenire per limitare il più possibile i disturbi di chi ne soffre.

Cosa sono gli Acari della Polvere? 

Spesso diciamo in maniera informale che qualcuno è “allergico alla polvere”: in realtà non è proprio così. Ciò che provoca una reazione esagerata nel nostro sistema immunitario sono gli acari, cioè esseri microscopici appartenenti alla famiglia degli aracnidi, il cui habitat è proprio la polvere.

Proliferano in maniera maggiore in ambienti chiusi e umidi, in cui la polvere tende ad accumularsi: ne troviamo in grandissimo numero specialmente nei tappeti, nei divani, nei tendaggi e – soprattutto - nei materassi.

L’allergia agli acari della polvere non è quindi legata a una stagionalità, come quella ai pollini per esempio, ma ci sono comunque dei momenti di picco, legati al fatto che     in autunno e inverno     si sta maggiormente in casa e il clima è più umido, tutti fattori che favoriscono il moltiplicarsi degli acari.

Sintomi dell’Allergia agli Acari della Polvere

Quando entriamo a contatto con gli acari della polvere, accade che il nostro corpo reagisca come se si trovasse davanti a sostanze pericolose: il sistema immunitario produce infatti anticorpi, proteine che ci proteggono da agenti esterni che potrebbero causare malattie o infezioni.

Nel caso delle allergie entrano in gioco le immunoglobuline E (IgE) che, a contatto con l'allergene, producono una risposta infiammatoria. Quando l'esposizione agli acari è continua e soprattutto prolungata nel tempo si può verificare addirittura un’infiammazione cronica, che sfocia poi nell'asma.

I sintomi più comuni di questa allergia sono molto simili ad altre forme allergiche; partendo dai più lievi, troviamo:

Tuttavia, alcuni di noi possono sviluppare anche episodi asmatici: non vuol dire che improvvisamente si soffra di asma, ma che l’allergia provoca difficoltà respiratorie e un senso di oppressione toracica. In questi casi, specialmente se la respirazione peggiora in breve tempo, è bene recarsi in pronto soccorso.

1180

Immagine di senivpetro su Freepik

Come Combattere gli Acari della Polvere?

Innanzitutto è importante ricevere le giuste indicazioni da parte del proprio medico, che suggerirà:

  • una visita allergologica
  • Prick test, cioè un test cutaneo che verifica la reazione a specifici allergeni
  • esami del sangue (non sempre richiesti)

Una volta che si ha la certezza che si tratta di allergia agli acari, possiamo agire su diversi fronti.

1. Pulire e Arieggiare casa

Dato che gli acari si annidano nella polvere, in luoghi umidi e chiusi, dobbiamo agire di conseguenza cercando di limitare la loro diffusione:

  • utilizzare un deumidificatore per mantenere il livello di umidità entro il 50%
  • rivestire i cuscini con federe antiacaro e il materasso con apposito coprimaterasso, studiati per rendere più difficile il deposito degli acari
  • lavare le lenzuola una volta alla settimana ad almeno 60°C, temperatura a cui muoiono gli acari della polvere
  • ad ogni cambio lenzuola, usare prodotti antiacaro sul materasso, aspirando poi il residuo con un’aspirapolvere con filtro HEPA
  • meglio evitare imbottiture, anche delle testiere del letto, e rimuovere tendaggi spessi e pesanti

2. Antistaminici

Riducono la produzione dell’istamina, cioè quella sostanza che le IgE (le cellule del sistema immunitario che citavamo prima) rilasciano quando l'organismo entra in contatto con gli acari. È infatti l'istamina a provocare direttamente i sintomi dell’allergia: bloccando la sua produzione, ridurremo in maniera significativa prurito, starnuti, naso che cola ecc.

È importante sapere che gli antistaminici sono disponibili in diversi formati (compresse, sciroppi o spray nasali) e sarà il tuo medico o l’allergologo a consigliarti quello più adatto al tuo caso.

3.     Spray Nasale decongestionante

Gli spray nasali decongestionanti possono essere un valido aiuto nel ridurre il gonfiore della mucosa del naso e facilitare la respirazione: agiscono riducendo il flusso locale di sangue, diminuendo così anche il gonfiore della mucosa del naso, “liberandolo” e aumentando lo spazio per introdurre aria nel naso. Attenzione, però, a non utilizzarlo per più di tre giorni consecutivi, perché potrebbe scatenarsi un effetto rebound e peggiorare la congestione nasale.

In casi più gravi, ad esempio in presenza di asma, il medico prescriverà farmaci aggiuntivi da portare sempre con sé, come un broncodilatatore, ma si tratta di casi eccezionali: è importante quindi ricevere una terapia su misura della propria risposta immunitaria, evitando il fai-da-te.